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ANAC: implementazione della digitalizzazione dei contratti pubblici

Stazioni appaltanti qualificate, indicazioni per confermare di disporre di piattaforma certificata

Sono oltre 3.100 le stazioni appaltanti qualificate che ad oggi, 31 gennaio 2024, hanno confermato ad ANAC, attraverso il sistema “Qualificazione stazione appaltanti”, la disponibilità e l’utilizzo di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate. 

Con il Comunicato del Presidente del 31 gennaio 2024, l’Autorità fa presente che per le Stazioni Appaltanti e le centrali di committenza che non avessero provveduto ad accedere al sistema entro il 31 gennaio 2024 confermando l’utilizzo di piattaforma certificata, tale requisito si intenderà positivamente accertato in qualunque momento successivo al 31 gennaio 2024 attraverso il concreto utilizzo di almeno una piattaforma inclusa nel registro ANAC delle piattaforme certificate.

ANAC: Digitalizzazione contratti pubblici a pieno regime: quasi 100.000 CIG a settimana, come nel 2023

Dopo le prime settimane di assestamento iniziale e di adeguamento da parte delle stazioni appaltanti, la digitalizzazione dei contratti pubblici sta entrando a pieno regime.
Nella settimana dal 21 al 27 gennaio 2024 sono stati emessi da parte di Anac 94.953 CIG (codice identificativo di gara).

Nella stessa quarta settimana di gennaio 2023 erano stati attivati 116.495 tra CIG e smart-CIG. Quasi agli stessi livelli dello scorso anno, prima della digitalizzazione degli appalti attraverso le piattaforme certificate.

Nella giornata del 30 gennaio 2024 i CIG staccati dalle stazioni appaltanti (comprensivi dei CIG sotto i 5.000 euro) sono stati 21.789, praticamente nella media giornaliera dello scorso anno.

I codici CIG, che le singole amministrazioni pubbliche richiedono, identificano i contratti pubblici stipulati a seguito di una gara d’appalto o affidati con le modalità indicate dal Codice degli Appalti. Sono, quindi, l’indicatore del funzionamento della macchina degli appalti e dello svolgimento regolare delle gare.

Dopo un mese di rodaggio dall’introduzione dell’e-Procurement, si stanno ormai toccando i valori del 2023, segno che la nuova piattaforma contratti pubblici di ANAC e le piattaforme certificate stanno raggiungendo la piena operatività.