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ANAC, assistenza domiciliare. Ispezione all’ASL di Chieti: “anomalie, violazioni del codice e proroghe ingiustificate”  

Anomalie e criticità negli affidamenti dei servizi di assistenza domiciliare da parte dell’Azienda sanitaria di Lanciano-Vasto e Chieti, in Abruzzo.
E’ quanto ha accertato ANAC con la delibera n.33 del 10 gennaio 2024, a seguito di un’ispezione eseguita dalla Guardia di Finanza.
“La ASL di Lanciano-Vasto-Chieti – afferma ANAC – ha impropriamente fatto ricorso in maniera reiterata alla procedura negoziata senza bando per prorogare la durata dell’Accordo quadro oltre i termini contrattualmente previsti, ponendo in essere un affidamento diretto di appalti di servizi del valore di oltre 27 milioni di Euro, in violazione dei principi comunitari e, in particolare, della libera concorrenza, parità di trattamento e massima partecipazione”.

“Le proroghe disposte dalla ASL – continua ANAC – appaiono in parte riconducibili a carenze nella programmazione degli acquisti e nella progettazione delle attività di gara da parte del Soggetto aggregatore regionale, non in linea con i principi di efficacia e tempestività enunciati dal Codice dei Contratti, corollario del principio di buon andamento di cui parla la Costituzione Italiana all’articolo 97”. Nella ricostruzione effettuata dall’Autorità Anticorruzione, emerge che la Asl, con delibera del 2018, ha unilateralmente rettificato in aumento il valore dell’Accordo quadro, vanificando il ribasso proposto dal Raggruppamento di imprese aggiudicatario in sede di gara.

“I Responsabili del procedimento – aggiunge Anac – non risultano aver assolto adeguatamente alle funzioni di coordinamento e di controllo stabilite dalla legge”.
Nel ricostruire l’istruttoria, Anac sottolinea che “la proroga tecnica dei contratti pubblici ha carattere eccezionale e di temporaneità, in quanto strumento volto esclusivamente ad assicurare una data prestazione in favore della Pubblica amministrazione, in attesa dell’espletamento di una nuova procedura di gara. E’ ammessa solo nei casi eccezionali in cui, per ragioni oggettive estranee all’amministrazione, vi sia l’effettiva necessità di assicurare il servizio temporaneamente. L’utilizzo reiterato della proroga tecnica, che si traduce in una fattispecie di affidamento senza gara, comporta la violazione dei principi di libera concorrenza e di parità di trattamento”.

L’Autorità interviene, poi, a sottolineare l’importanza dei controlli da parte della stazione appaltante. “I controlli in corso di esecuzione effettuati dalla Stazione appaltante – scrive ANAC – sono finalizzati all’accertamento del rispetto, da parte dell’appaltatore, delle condizioni e dei termini stabiliti dal contratto di appalto, in particolare se le prestazioni svolte siano eseguite a regola d’arte sotto il profilo tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle condizioni, modalità, termini e prescrizioni previste dal contratto stesso e dall’offerta tecnica”.