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L’identikit dei direttori generale: prevalentemente maschi, più della metà medici, di età compresa tra i 50 e 69 anni

Una ricerca effettuata da Panorama della Sanità indaga sulla remunerazione e sul profilo dei Direttori generali della sanità.

Prevalentemente maschi, più della metà medici, di età compresa tra 50 e 69 anni. È questo il profilo dei direttori generali di Asl e Ao tracciato da un’indagine effettuata da Panorama della Sanità sulla base delle informazioni rilevate nel mese di marzo 2020 dai dati ufficiali delle Regioni e/o estrapolati dai CV dei DG. La comparazione è stata fatta con un’analoga rilevazione ricavata dalla rivista Medici Manager (1/2008). Il dato saliente è quello di un certo “invecchiamento” della categoria: nel 2020 quelli di età compresa nella classe 50-59 unitamente alla classe 60-69 costituiscono il 91% del campione. Nel 2008 erano il 72%. Cresce anche il numero delle donne che raddoppiano percentualmente passando dal 9,1 del 2008 al 17,2% di oggi, pur rimanendo largamente minoritarie nel complesso. Sono prevalentemente medici: il 54% del totale, in aumento rispetto al 2008 (46,3%). Tra questi cresce ancor di più la rilevanza di quelli specializzati in Igiene e medicina preventiva che sono il 65% sul campione dei medici e il 34% sul totale dei DG. La nota “dolente” è la remunerazione. Non disponendo dei dati del 2008, il compenso massimo rilevato, caso per caso, varia da 135.354 € della Basilicata a 218.723 € della Provincia autonoma di Bolzano. Confrontandolo con i dati de ”Il Management strategico delle Aziende sanitarie: primo rapporto sul trattamento economico in alcune Regioni italiane” (Federsanità 2011) individuava in 154.937 € il tetto massimo del trattamento economico aumentabile del 20% per il risultato, non sembra che tale valore sia aumentato nel tempo.