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ANAC: pubblicate le indicazioni operative sugli appalti digitali per le Stazioni Appaltanti

In risposta alle segnalazioni ricevute dalle stazioni appaltanti sulla fase di avvio della digitalizzazione stabilita dal nuovo Codice dei Contratti, ANAC fornisce una serie di indicazioni operative.

Lo svolgimento di tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti attraverso piattaforme di approvvigionamento digitale certificate comporta, a regime, significativi benefici in termini di riduzione dei tempi dei processi, qualità degli stessi e riduzione degli oneri amministrativi, fermo restando che la fase di avvio della digitalizzazione comporta inevitabilmente allineamenti alle nuove procedure da parte di tutti i soggetti coinvolti. 

ANAC, ancor prima dell’avvio della digitalizzazione, ha condiviso le soluzioni adottate con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, AGID, il Dipartimento per la trasformazione digitale, l’Unità tecnica di missione per il PNRR, i gestori delle piattaforme di approvvigionamento digitale in fase di certificazione, i soggetti aggregatori.
ANAC, dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice, sempre in raccordo con MIT, AGID, Dipartimento per la trasformazione digitale e l’Unità di missione per il PNRR, ha avviato un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti di ANCI e di altri Enti territoriali, nel quale sono state analizzate le criticità emerse dal sistema e individuate possibili soluzioni che sono state già attuate e pubblicate attraverso FAQ o altre indicazioni per il mercato (si invita a tali fine a consultare la sezione del sito Anac Digitalizzazione Contratti Pubblici costantemente aggiornata per rendere noti a tutti i chiarimenti volta per volta forniti).

Infatti, per evitare un blocco delle attività ed imporre un obbligo di digitalizzazione ai contratti esclusi, l’Autorità ha messo a disposizione, in aggiunta ai servizi infrastrutturali abilitanti l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, una interfaccia web che, anche a seguito delle richieste provenienti dalle principali Stazioni Appaltanti, è stata estesa agli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro.

Altre criticità riguardanti alcune informazioni aggiuntive richieste per l’avvio della fase di affidamento quali, ad esempio il CCNL, l’importo delle somme a disposizione, l’identificativo unico di gara e l’identificativo unico partecipante, sono state gestite automaticamente o rese maggiormente comprensibili alle Stazioni Appaltanti.

Altre questioni che richiedono una interazione con i gestori delle piattaforme, tra le quali il MEPA, sono in corso di definizione in collaborazione con gli stessi gestori.
In ragione di ciò, l’Autorità prosegue con gli incontri periodici con tutti i soggetti interessati dalla digitalizzazione, compresi i gestori delle piattaforme ai quali è stato messo a disposizione un canale diretto dedicato al fine di garantire un supporto alle attività svolte.

Inoltre, sono stati calendarizzati incontri dedicati con i gestori delle piattaforme dei soggetti aggregatori per analizzare congiuntamente eventuali criticità nella prima fase di avvio e fornire supporto e soluzione alle criticità emerse.

COMUNICATO DEL PRESIDENTE

del 10 gennaio 2024

Indicazioni di carattere transitorio sull’applicazione delle disposizioni del

codice dei contratti pubblici in materia di digitalizzazione degli affidamenti

di importo inferiore a 5.000 euro.

Dal 1° gennaio 2024 ha acquisito efficacia la disciplina sulla digitalizzazione dell’intero ciclo dei contratti pubblici prevista dal Libro I, Parte II del Codice dei Contratti Pubblici.

Le disposizioni richiamate impongono alle Stazioni Appaltanti e agli Enti Concedenti di procedere allo svolgimento delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici utilizzando piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD). Tale previsione è funzionale a garantire, da parte della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), una serie di servizi quali la pubblicità legale e la trasparenza degli atti di gara, ai sensi degli articoli 27 e 28 del Codice, consentendo la trasmissione in tempo reale delle informazioni necessarie nonché la possibilità di utilizzare appieno il fascicolo virtuale dell’operatore economico per le verifiche previste.

Il Codice dei Contratti Pubblici non prevede ipotesi di deroga o di esenzione dall’applicazione delle disposizioni sulla digitalizzazione con riferimento a fattispecie particolari di affidamenti o a determinate soglie di importi. Le nuove previsioni rappresentano una rivoluzione nel mondo della contrattualistica pubblica che, superata l’inziale fase di necessario adeguamento, apporterà notevoli benefici in termini di semplificazione, razionalizzazione e velocizzazione delle procedure, con evidente e apprezzabile risparmio di costi e tempi.

Il legislatore, al fine di consentire il graduale adeguamento alle nuove disposizioni, sia da parte delle Stazioni Appaltanti sia dei titolari e gestori di piattaforme certificate, ha rinviato la relativa operatività di sei mesi rispetto all’entrata in vigore del Codice dal 1° luglio 2023. In linea con tali indicazioni l’Autorità, sin dal mese di giugno, ha adottato i provvedimenti attuativi del codice che hanno delineato il funzionamento della BDNCP e definito i meccanismi di interoperabilità con le banche dati esistenti e con le PAD, al fine di garantire la tempestiva informazione degli utenti.

L’Autorità, al fine di favorire le Amministrazioni nell’adeguarsi ai nuovi sistemi che prevedono l’utilizzo delle piattaforme elettroniche e garantire così un migliore passaggio verso l’amministrazione digitale, sentito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ritiene in ogni caso necessario chiarire che allo scopo di consentire lo svolgimento delle ordinarie attività di approvvigionamento in coerenza con gli obiettivi della digitalizzazione, l’utilizzo dell’interfaccia web messa a disposizione dalla piattaforma contratti pubblici – PCP dell’Autorità sarà disponibile anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024.

Tale strumento rappresenta una modalità suppletiva che può essere utilizzata in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle PAD, per il primo periodo di operatività della digitalizzazione.

Si evidenzia che anche in questo caso la Stazione Appaltante deve comunque garantire la tempestiva trasmissione delle informazioni alla BDNCP, attraverso la compilazione dell’apposita scheda (AD5), al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, ivi compresi gli obblighi in materia di trasparenza. Per gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 euro restano ferme le indicazioni già fornite in merito all’obbligo di svolgere le procedure di affidamento mediante PAD.

A decorrere dal 1° ottobre 2024 anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro sarà obbligatorio il ricorso alle piattaforme certificate. Pertanto, si invitano tutti i soggetti interessati a porre in essere le attività necessarie a garantire la corretta operatività dell’ecosistema di approvvigionamento digitale.

Restano valide le indicazioni di cui alla delibera n. 585 del 19 dicembre 2023 con riferimento alle spese giornaliere di importo inferiore a € 1.500.

Il Presidente Avv. Giuseppe Busia