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Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100

Privacy, rischi da valutare subito

fonte: Il Sole 24 Ore – pag. 23

Pagina a cura di Daniele Colombo

Sono tenuti a redigere la «valutazione di impatto privacy» (la sigla inglese è Dpia: data privacy impact assessment) i datori di lavoro che: sono in possesso di dati sensibili di lavoratori (ad esempio dati personali che rivelino l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o l’appartenenza sindacale, dati relativi alla salute o alla vita sessuale) «su larga scala» ; conservano dati personali di soggetti vulnerabili (minori, soggetti in condizioni di minorata capacità fisica o psichica e così via).
È un adempimento previsto dal Regolamento europeo sulla rivacy (Gdpr) che, dal 25 maggio, sostituirà nel nostro ordinamento, definitivamente, le attuali norme sulla privacy.

L’articolo completo su Il Sole 24 Ore del 23 aprile 2018