Confindustria dispositivi medici. Grandi numeri per i primi 40 anni

Confindustria dispositivi medici per celebrare i suoi 40 anni ha scelto Modena. Non a caso, “E’ qui che all’inizio degli anni ’60, in un’area poco più estesa di 25 chilometri quadrati, – ha ricordato Marco Fantoni, presidente Filiera Salute Confindustria Emilia Area Centro – veniva creato, da un’intuizione geniale di Mario Veronesi, quello che oggi è il primo comparto industriale, a livello europeo, per la produzione di dispositivi medici”.

Oggi, come per gemmazione, da quella intuizione è nato il Distretto di Mirandola e sono fiorite una serie di realtà che hanno consolidato la presenza di 502 aziende di dispositivi medici in Emilia-Romagna, con quasi 17.000 occupati, di cui il 51,6% altamente qualificati, con alle spalle una laurea o un dottorato di ricerca, raggiungendo una produzione di circa 660 milioni di euro nel 2023 considerando il solo 70% di aziende produttive. Con 130 milioni di euro investiti nel 2023 l’Emilia-Romagna si afferma come un polo strategico per l’industria dei dispositivi medici, unico non sono solo per i numeri, ma per la concentrazione di competenze professionali. Inoltre, il 44% della forza lavoro è rappresentato da donne, un dato che sottolinea l’inclusività e la diversità del comparto.

“Quello del biomedicale di Mirandola – ha dichiarato Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna – è un distretto di valenza internazionale, un vero ecosistema capace di mettere insieme ricerca, prototipazione e industrializzazione e che, grazie all’altissima qualità, è arrivato ad esportare l’80% della produzione”.

“Le imprese di questo comparto – ha affermato Annalisa Sassi, presidente Confindustria Emilia-Romagna – trovano in Emilia-Romagna una delle regioni più innovative e dinamiche del Paese, con un tessuto vivace di relazioni strategiche tra le imprese, alte competenze professionali e grande attitudine alla ricerca”. Numerose le personalità presenti tra cui Stefano Cavedagna del Parlamento Europeo, Massimo Fabi, assessore Politiche Salute della Regione, Gian Carlo Muzzarelli, presidente Commissione politiche per la salute Consiglio Regionale Emilia-Romagna e la sindaca di Mirandola Letizia Budri.

“Questo territorio – ha detto Nicola Barni, presidente di Confindustria dispositivi medici – rappresenta un’eccellenza nel panorama dell’innovazione delle tecnologie mediche. Inoltre, il distretto di Mirandola, noto come ‘Silicon Valley italiana’, è un punto di riferimento globale grazie alla presenza di aziende leader e alla sinergia con università e centri di ricerca. Qui nascono idee, start-up e PMI innovative che si trasformano in realtà industriali solide”. (fonte: Il Resto del Carlino)