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Fatturazione elettronica

Fatturazione elettronica, un anno dopo

A un anno dall’entrata in vigore della Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazioni, qual è il bilancio? I numeri lo dimostrano chiaramente: oltre 700.000 fornitori hanno inviato fatture elettroniche a oltre 53.000 uffici di Pubbliche Amministrazioni loro clienti. I dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate al 31 marzo 2016 riportano oltre 33 Milioni di file FatturaPA transitati complessivamente attraverso il Sistema di Interscambio: un “primo” dialogo – in formato elettronico strutturato – è stato certamente impostato tra un numero non irrilevante di organizzazioni. Organizzazioni che stanno iniziando a prendere confidenza anche con i processi di Conservazione Digitale delle proprie informazioni a rilevanza fiscale: gli oltre 30 Milioni di fatture elettroniche non possono essere archiviate “fisicamente”, ma in qualità di documenti informatici devono essere obbligatoriamente conservate in digitale.

Se fino al 2013 parlavamo di 5.000 imprese che avevano portato in Conservazione Digitale le proprie fatture (attive e/o passive) e di 200.000 che conservavano digitalmente i propri Libri e Registri, con l’avvento della Fatturazione Elettronica verso la PA c’è stata una diffusione crescente. Nel 2014 si registravano oltre 130.000 imprese, che hanno raggiunto quota 650.000 nel 2015: prevalentemente conservano le fatture elettroniche trasmesse alle PA, ma non sono poche le realtà che hanno iniziato a intraprendere progettualità più estese.

Il percorso, però, è ancora lungo, come dimostrano i casi di realtà aziendali che ancora procedono alla stampa della fattura elettronica, per poi archiviare la copia cartacea.