Indirizzo

Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100

Il piano nazionale di ripresa e resilienza per la sanità. Raggiunti gli obiettivi previsti per gli anni 2021 e 2022

a cura del dott. Marco Boni

Relativamente al piano investimenti, sono stati  aggiudicati appalti Consip per sistemi informativi e tecnologie ospedaliere per oltre 2 mld di euro e attivate da Invitalia gare per oltre 3,2 mld di euro per gli interventi infrastrutturali.

didascalia

Dal 2021 al 2026, ogni paese dovrà raggiungere dei traguardi relativi all’attuazione di una determinata misura del PNRR. Questi traguardi vengono chiamati milestone.Al raggiungimento dei milestone segue il perseguimento degli obiettivi fissati dal P.N.R.R., denominati target.  L’Italia è riuscita a raggiungere tutte le 

milestone fissate per il 2021 e il 2022 per entrambe le componenti della Missione 6 del PNRR.

IL PNRR E GLI OBIETTIVI PER IL SSN: LA RIDUZIONE DEI DIVARI TERRITORIALI E L’EQUITÀ

Il PNRR Italia presentato alla Commissione europea il 30 aprile 2021 – dopo l’approvazione delle due mozioni parlamentari che autorizzavano il Governo alla trasmissione – è un esercizio incrementale che solo inizialmente si compone di sei macro-missioni, suddivise a loro volta in 190 misure, con 132 investimenti e 58 riforme, ma che nella sua forma fissata nella decisione di esecuzione del Consiglio n. 10161/2021 del 6 luglio 2021 e dal documento di analisi della Commissione che accompagna la proposta di decisione il 22 giugno 2021101 è disaggregato in 527 obiettivi (213 milestones e 314 targets), cui si aggiungono ulteriori 621 obiettivi a carattere nazionale, per un totale di 1.148 obiettivi.

Per la Missione 6, Salute, qui di interesse, sempre con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali, alle risorse complessivamente assegnate, pari a circa 20,2 miliardi di euro, la Commissione europea ha aggiunto ulteriori fondi propri per 625 milioni. Tali fondi sono finalizzati a finanziare il Programma nazionale “Equità nella Salute”, con l’obiettivo di favorire l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari delle fasce della popolazione in condizioni di difficoltà, e sono riservati a sette Regioni del Mezzogiorno, classificate come “Regioni meno sviluppate” dalla decisione di esecuzione (UE) 2021/1130 della Commissione europea del 5 luglio 2021. Il programma si articola su quattro priorità di intervento: contrasto della povertà sanitaria, salute mentale, salute di genere, maggiore copertura degli screening oncologici.

Le risorse per il SSN (Missione 6 – Salute)

Le risorse a disposizione della Missione Salute sono pari a 20,2 mld, di cui 15,6 finanziate dal Recovery and Resilience Facility (RFF), 2,9 dal Fondo nazionale complementare, e 1,7 mld dal Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe (React-EU); riguardo, invece, al complesso delle 6 Missioni del PNRR, è previsto che almeno il 40% delle risorse “territorializzabili”, pari a circa 82miliardi, sarà assegnato alle Regioni meridionali. Tale soglia in favore delle Regioni meridionali implementerà quegli interventi di perequazione infrastrutturale fra aree geografiche, già previsti (ma non attuati) dal processo di revisione in senso federalista della Costituzione e dei rapporti tra Stato e Autonomie territoriali avviato nel 2001, e affida agli enti territoriali, in quanto “enti attuatori”, un ruolo cruciale nella realizzazione del Piano, poiché circa il 37% delle risorse (fonte: stima RGS) previste dal Dispositivo di ripresa e resilienza (pari a 191,5 miliardi), ossia 66 miliardi, sarà destinato alla realizzazione di investimenti e, in misura marginale, anche di riforme da attuare da parte di Regioni, Comuni, Città metropolitane, enti locali sanitari.

Il piano degli investimenti previsti dalla Missione 6 (Salute) del PNRR nell’arco temporale 2022-2026 concentra gran parte degli interventi attuativi, relativi all’ampliamento dell’assistenza territoriale e all’ammodernamento tecnologico (rispettivamente, Componente 1 e 2 della Missione 6), soprattutto nell’ultimo triennio (2024/2026). Gli interventi previsti nel PNRR dovranno coniugarsi, in parte anche integrandosi, con quelli attualmente in corso di realizzazione o previsti nell’ambito dell’attività di investimento promossa dalle Regioni e dallo Stato, tra i quali vi rientrano anche gli investimenti ai sensi dell’art. 20 della legge finanziaria n. 67/88.

Gli ambiti di intervento della Missione 6 sono riconducibili a due componenti fondamentali:

• M6C1: sviluppo delle reti di prossimità, strutture e telemedicina, per l’assistenza sanitaria in ambito territoriale;

• M6C2: investimenti in ricerca, digitalizzazione ed innovazione delle apparecchiature tecnologiche ospedaliere.

Gli interventi previsti per le Componenti C1 e C2 della Missione 6 – Salute del PNRR

La Componente M6C1

Il Piano mette al centro degli interventi innanzitutto il potenziamento e l’ampliamento dell’assistenza territoriale (domiciliare e residenziale), ossia di quei servizi erogati in ambito distrettuale dal SSN, che, secondo il Rapporto di monitoraggio del NSG dei LEA per il 2019, hanno registrato le criticità più diffuse rispetto alle altre due aree di intervento (prevenzione e ospedaliera), e in particolare, per il predetto anno, nelle Regioni Valle d’Aosta, Basilicata e Calabria e nella Provincia autonoma di Bolzano.

A tal fine sono previsti l’istituzione dei seguenti servizi:

  • Casa della Comunità  
  • Centrale operativa 116117
  • Centrale operativa Territoriale (COT)
  • Infermiere di famiglia e di comunità
  • Unità di continuità assistenziale
  • Casa come primo luogo di cura
  • Ospedale di comunità
  • Rete delle cure Palliative
  • Telemedicina
  • Consultori familiari per minori, donne, coppie e famiglie.

La Casa della Comunità, afferisce alla medicina di prossimità. Si prevede l’attivazione di almeno 1350 Case di Comunità entro il 2026

La Centrale operativa 116117 (Numero Europeo Armonizzato per le cure mediche non urgenti) riguarda un servizio telefonico gratuito a disposizione di tutta la popolazione, disponibile tutti i giorni a tutte le ore, da contattare per esigenze sanitarie a basso livello di intensità assistenziale.

La C.O.T. coordina e prende in carico il paziente, fungendo da raccordo tra i servizi e i professionisti che vengono coinvolti nel setting assistenziale dell’assistito. A tale scopo è prevista l’attivazione, entro il 2024, di almeno 600 Centrali operative territoriali (COT), una per ogni distretto sanitario;

L’Infermiere di Famiglia e di Comunità, oltre a fornire le cure ai pazienti interagisce con le risorse sanitarie presenti nella comunità.

L’Unità di continuità assistenziale è un’equipe mobile a livello distrettuale, con il compito di gestire e supportare la presa in carico dei pazienti in condizioni particolarmente complesse.

Il principio della Casa come primo luogo di cura pone al centro le cure domiciliari a livelli di intensità e complessità variabili, per persone fragili, non autosufficienti, per stabilizzare il quadro clinico del paziente e limitarne il declino funzionale, migliorando la qualità della vita sua e di chi lo assiste. Si prevede diaumentare il volume delle prestazioni di assistenza domiciliare, fino all’obiettivo, da raggiungere entro la metà del 2026, di prendere in carico almeno il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni, in particolare di coloro che presentano una o più patologie croniche e/o non sono autosufficienti.

 L’ospedale di comunità è una struttura con 20/40 posti letto, intermedia tra l’assistenza domiciliare e il ricovero ospedaliero vero e proprio, relativo a ricoveri di media/bassa intensità clinica, a gestione prevalentemente infermieristica. Si prevede di realizzare, entro la prima metà del 2026, 400 Ospedali di Comunità, rinnovati, interconnessi e tecnologicamente attrezzati, con un investimento pari a circa 1 mld di euro.

La rete delle cure palliative prende in carico sia il paziente che il suo nucleo familiare, mediante attività di consulenza in ospedale, ambulatorio, a domicilio e in hospice; si tratta di cure rivolte ai malati di qualunque età, in fase terminale di una malattia o in fasi precoci di malattia cronico-degenerativa.

La telemedicina dovrà evitare che il paziente debba spostarsi da casa per prestazioni che possono essere rese con altrettanta professionalità e qualità a distanza utilizzando dispositivi digitali appositi.

consultori familiari dovrebbero svolgere la loro attività all’interno delle Case di Comunità, in maniera riservata, a favore di minori, donne, coppie e famiglie, offrendo una pluralità di servizi (terapia, diagnostica, prestazioni ostetriche, psicologiche, psicoterapeutiche, infermieristiche, riabilitative, preventive).

La Componente M6C2

La Componente 2 della Missione 6 del P.N.R.R. mira a rinnovare e ammodernare tutte le strutture tecnologiche e digitali esistenti in ambito sanitario, a completare la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e migliorare la capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

E’ previsto anche il potenziamento della ricerca scientifica e l’accrescimento delle competenze del personale del S.S.N. tramite investimenti in formazione, nonchè la riforma degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

 Tra gli investimenti previsti dalla Componente 2, rientrano:

  • ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. In acquisto 3.133 grandi apparecchiature sanitarie in sostituzione di tecnologie fuori uso o obsolete, con vetustà superiore a 5 anni, tra cui 340 TAC a 128 strati, 190 risonanze magnetiche 1,5 T, 81 acceleratori lineari, 937 sistemi radiologici fissi, 193 angiografi, 82 gamma camere, 53 gamma camere/TAC, 34 PET TAC, 295 mammografi, 928 ecotomografi.
  • ospedali sicuri e sostenibili
  • rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per raccogliere, elaborare, analizzare i dati ed effettuare simulazioni
  • valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del S.S.N.
  • investimenti sul personale sanitario
  • ecosistema innovativo della salute

In particolare, le principali attività riguardano:

riorganizzazione rete IRCCS; L’azione di riforma riguarda la revisione e l’aggiornamento dell’assetto regolamentare e del regime giuridico degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e delle politiche di ricerca del Ministero della salute, per rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie. La revisione della governance degli IRCCS sarà conseguita attraverso un miglioramento della gestione strategica degli Istituti e una più efficace definizione delle loro aree di competenza. Si prevede inoltre di differenziare gli IRCCS a seconda delle loro attività, creare una rete integrata fra gli Istituti e facilitare lo scambio di competenze specialistiche fra gli IRCCS stessi e con le altre strutture del SSN.

Sarà rafforzata la governance aziendale sempre più orientata alla ricerca, e si responsabilizzerà il Direttore Generale, insieme al direttore scientifico sui risultati da conseguire. Ciò al fine di sviluppare le potenzialità degli IRCCS e di incrementare la qualità della ricerca sanitaria in un’ottica traslazionale.

 Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero:

L’investimento prevede l’acquisizione di 3.133 nuove grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico (Tac, risonanze magnetiche, Acceleratori lineari, Gamma Camera /TAC, Ecotomografi, Sistema radiologico fisso, Angiografi ecc.), in sostituzione di quelle con una vetustà maggiore di 5 anni;

potenziamento del livello di digitalizzazione di 280 strutture sanitarie sede di dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA);

intervento, attuativo dell’art. 2 del d.l. n. 34/2020, per il rafforzamento strutturale degli ospedali del SSN, tale da garantire lo standard di 0,14 posti letto di terapia intensiva per 1.000 abitanti, e di +4.225 posti letto di semi-intensiva. Il target, da rendicontare alla Commissione europea entro il primo semestre 2026, prevede quindi la creazione di 7.700 posti letto aggiuntivi, di cui 3.500 in terapia intensiva e 4.225 in subintensiva;

l’investimento complessivo previsto per tali interventi è pari a 4,1 mld, di cui 1,4 per progetti già avviati dal Ministero della Salute relativamente al rafforzamento dell’offerta di posti-letto in emergenza relativi all’art 2 del d.l. n. 34/2020;

• investimenti per migliorare la sicurezza degli ospedali pubblici, adeguandoli agli standard di sicurezza in area sismica, per un valore complessivo pari a 1,64 mld;

fascicolo sanitario elettronico: potenziamento del FSE, al fine di garantirne la diffusione e l’accessibilità su tutto il territorio nazionale. Le risorse previste per tale investimento sono pari a 1,4 mld, di cui 0,6 relativi al progetto già in essere di realizzazione del sistema di tessera sanitaria elettronica;

• infrastruttura tecnologica del Ministero della Salute per analisi dati e modello predittivo per garantire la sorveglianza sanitaria;

• sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del SSN. L’investimento mira a rafforzare la formazione in medicina di base, attraverso:

1. l’incremento delle borse di studio di medicina generale;

2. l’avvio di un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere;

3. i progetti formativi per lo sviluppo di percorsi di acquisizione di competenze di management per i professionisti del SSN;

4. 4.200 contratti di formazione specialistica aggiuntivi, per un ciclo completo di studi (5 anni), a partire dal 2020.

Obiettivi raggiunti

l Ministero della Salute ha raggiunto tutte le milestone europee della Missione 6 – Salute fissate per il 2022 e necessarie per richiedere all’Europa l’erogazione della terza tranche di finanziamenti del PNRR.

In particolare, il traguardo si completa con le milestone raggiunte a dicembre, nei due ambiti seguenti.

M6C2-1 “Entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)”

La Riforma prevista nell’ambito della Componente 2 della Missione 6 – Salute del PNRR si pone l’obiettivo di revisionare e aggiornare l’assetto regolamentare e il regime giuridico degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), attualmente definito dal decreto legislativo n.288 del 2003.

Le finalità del riassetto sono: potenziare le politiche di ricerca del Ministero della Salute; rafforzare il rapporto tra ricerca, innovazione e cure; favorire le reti di ricerca con le altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale e gli Atenei; rafforzare il ruolo degli IRCCS quali centri di trasferimento delle conoscenze; potenziare la capacità degli stessi Istituti di attrarre risorse e partecipare a progetti di ricerca in ambito nazionale e internazionale.

La Riforma degli IRCCS è oggetto della Milestone Europea M6C2-1 che prevede l’entrata in vigore di un decreto legislativo entro il quarto trimestre del 2022. La relativa legge delega n.129 del 2022 è stata pubblicata nella GU SG n. 204 del 1/09/2022 e il decreto legislativo n. 200 è stato adottato dal Presidente della Repubblica in data 23 dicembre 2022 ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2023.

M6C2-7 “Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici”

È stata raggiunta nei tempi la Milestone Europea M6C2-7 “Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici”, che prevede la pubblicazione delle procedure di gara nell’ambito degli accordi quadro Consip e la conclusione dei contratti per la fornitura di servizi, al fine di digitalizzare gli ospedali sede di DEA di I e II livello. La scadenza era prevista il 31 dicembre 2022, in coerenza con gli obiettivi della Missione 6 Salute del PNRR – M6C2 1.1.1.

Consip, in qualità di centrale di committenza nazionale, ha messo a disposizione gli strumenti di procurement idonei alla realizzazione dei progetti di miglioramento del livello di digitalizzazione per i quali è stata prevista la stipula entro la data del 31 dicembre 2022, come da programmazione europea.

Le principali gare che sono state utilizzate per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo sono:

  • 1^ Gara “Sanità digitale – Sistemi informativi clinico-assistenziali” per le pubbliche amministrazioni del SSN;
  • 2^ Gara “Sanità digitale – Sistemi informativi sanitari e servizi al cittadino” per le Pubbliche Amministrazioni del SSN”.

Inoltre, sono state utilizzate ulteriori gare rese disponibili da Consip per venire incontro ai fabbisogni delle Regioni necessarie per realizzare l’informatizzazione dell’intera struttura ospedaliera.

Gare Consip aggiudicate

Risonanza magnetica  

Angiografi fissi

Mammografi

Tomografi computerizzati

Ecotomografi

Tomografi PET

Gamma camera

Apparecchi radiologici

Acceleratori lineari

Invitalia  gestisce le procedure di gara per l’aggiudicazione di Accordi Quadro multilaterali per i seguenti interventi infrastrutturali:

Case della Comunità e presa in carico della persona, Centrali Operative Territoriali

Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità), Verso un ospedale sicuro e sostenibile

Il 20 luglio 2022 sono state pubblicate tre procedure di gara per l’aggiudicazione di Accordi Quadro multilaterali, per affidare i lavori e i servizi tecnici necessari alla realizzazione di 1189 interventi infrastrutturali per un valore di oltre 3.200 milioni di euro di finanziamenti.

Tutti gli interventi da rendicontare alla Commissione europea entro il 30 giugno 2022 sono stati conseguiti: infatti, il Ministero della Salute, di concerto con le Regioni, ha approvato il Piano per l’ammodernamento del parco tecnologico e il Regolamento che definisce i nuovi modelli e standard dell’assistenza territoriale (d.m. n. 77/2022); tutte le Regioni hanno sottoscritto, con il Ministero della Salute, entro il 30 giugno 2022, i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis), che includono gli action plan e le relative schede di intervento con i piani operativi da realizzare. Per tali finalità, il Ministero della Salute, con decreto 20 gennaio 2022, ha definito la ripartizione programmatica, tra le Regioni e le Province autonome, di risorse finanziarie pari a circa 8 miliardi, di cui 6,6 a valere sul PNRR, e 1,5 miliardi a valere sul Fondo complementare.