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Attività di vigilanza dell’ANAC, il report di Cantone

Sull’attività di vigilanza collaborativa dell’ANAC, nell’ambito del periodo gennaio 2015 – luglio 2016, è stata pubblicata una nota ufficiale del presidente dell’Autorità, Raffaele Cantone.

Con il    “Regolamento  in materia di attività di vigilanza e di accertamenti ispettivi” (Gazzetta  Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014) è stato disciplinato,  precedentemente  all’entrata in vigore dell’art. 213 comma 3   lett h) del nuovo codice  dei  contratti pubblici,  e nell’ambito  dei poteri di vigilanza finalizzati alla prevenzione dell’illegalità e della  corruzione, comunque riconosciuti dalla legge all’Autorità Nazionale  Anticorruzione, lo strumento della vigilanza collaborativa,  avviata sull’ “esempio” del sistema straordinario di controllo già  attivato  dal Presidente dell’ANAC con  riferimento ad “Expo Milano 2015”.

Trattasi di una forma particolare ed eccezionale di verifica, prevalentemente preventiva, finalizzata non solo a garantire il corretto svolgimento delle operazioni di gara e dell’esecuzione dell’appalto, ma anche ad impedire tentativi di infiltrazione criminale. La vigilanza preventiva tende, infatti, a rafforzare ed assicurare la correttezza e la trasparenza delle procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti, prima della formale adozione degli atti da parte della stazione appaltante, riducendo il rischio di contenzioso in corso di esecuzione, e, altresì, con efficacia  dissuasiva di eventuali condotte corruttive o comunque contrastanti con le  disposizioni di settore.

Documenti correlati: Testo integrale del comunicato del presidente Raffaele Cantone

da www.anticorruzione.it