Corsi di formazione gratuiti sul Nuovo Codice dei Contratti pubblici

Il nuovo codice dei contratti pubblici introduce importanti e rilevanti novità per quanto riguarda la semplificazione delle procedure di affidamento: in questo nuovo sfondo normativo, trovano posto anche i cosiddetti settori speciali, ossia i settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti e dei servizi postali. 

Nel nuovo D.lgs. 36/23 la disciplina è racchiusa nel Libro III, Parte I e riprende – sia pure con significative differenze – quella di cui agli articoli da 114 a 121 del D.lgs. 50/16. Si mira in tal modo a conseguire una disciplina per un verso pienamente rispettosa delle previsioni della Direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei settori speciali e, per altro verso, uniforme e agevolmente fruibile dagli operatori del settore. […]

Il nuovo codice, relativamente ai settori speciali, prevede la possibilità per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti di ricorrere alle procedure maggiormente vincolate (aperta e ristretta) così come a quelle più flessibili (quali dialogo competitivo, partenariato per l’innovazione e procedura competitiva con negoziazione) senza obblighi motivazionali ulteriori rispetto alla giustificazione circa la sussistenza dei presupposti applicativi (art. 155), eccezion fatta per la procedura negoziata senza pubblicazione di un bando (art. 158). […]

Procedure di affidamento dei contratti sottosoglia: focus sulle modalità di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture tra normativa vigente e il nuovo codice dei contratti pubblici (D.lgs 36/2023). Cenni sul principio di rotazione così come disciplinato dal nuovo codice. Cenni sulla pubblicità.

L’articolo 62 del nuovo Codice Appalti prevede che la qualificazione si rende necessaria per le acquisizioni di importo superiore ai 500 mila euro. Le stazioni appaltanti non qualificate, in caso di superamento del limite dei 500 mila devono ricorrere a strumenti di acquisto messi a disposizione da altre stazioni appaltanti qualificate o centrali di committenza qualificate, o direttamente all’attività di committenza ausiliaria di altri soggetti qualificati. […]

Il subappalto di cui all’art. 105 del D. Lgs. 50/2016 è stato oggetto di numerose modifiche dovute al corretto recepimento degli obiettivi fissati dalle Direttive Europee n. 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE, le quali hanno previsto un subappalto che agevoli la massima partecipazione degli operatori economici alla stregua del principio di libera concorrenza. Il legislatore ha, pertanto, inteso introdurre una disciplina molto più flessibile che è, tra l’altro, volta ad aumentare la discrezionalità delle Pubbliche Amministrazioni. Il nuovo art. 119 riproduce in gran parte quanto già previsto al precedente art. 105. La vera novità del nuovo articolo sta nel suo comma 17 che ammette la possibilità del subappalto a cascata, ponendosi in netto contrasto con il divieto per il subappalto a cascata previsto al comma 19 dell’art. 105 del D. Lgs. n. 50/2016.