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Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100

Strutture ospedaliere. Basso impatto e alta resa

In questi anni le strategie progettuali delle nuove strutture ospedaliere si sono concentrate sul tema della promozione, realizzazione e sviluppo di ospedali indirizzati alla logica del basso impatto, rivolti ad una strategia di green hospitals per gli ospedali del proprio territorio

di Daniela Pedrini*

Non esiste una definizione precisa, ma è possibile affermare che “Un ospedale verde è quello che migliora il benessere dei pazienti, aiuta nel processo curativo mentre utilizza le risorse naturali in un modo efficiente e rispettoso dell’ambiente”. In questa pluralità di elementi, sono compresi i principi della sostenibilità e della salute pubblica ambientale come, ad esempio, sostituire le sostanze chimiche dannose con alternative più sicure, ridurre, trattare e smaltire in maniera corretta i rifiuti sanitari, sviluppare l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili, ridurre i consumi idrici, migliorare le strategie di trasporto per pazienti e personale, smaltire in maniera corretta i prodotti farmaceutici, costruire edifici intelligenti e green-friendly, ecc.

L’efficienza energetica è quindi solo una delle diverse azioni da sviluppare per la realizzazione di ospedali e impianti a basso impatto e alta resa, sicuramente importante e significativa, ma non l’unica attività. Fondamentale è il concetto di efficienza energetica come la capacità di garantire l’erogazione di un servizio attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia primaria possibile, ma attraverso le attività di “efficientamento” si possono raggiungere altri importanti obiettivi, tra i quali:

  • La riduzione delle emissioni e quindi dell’inquinamento atmosferico e dei suoi effetti negativi sulla salute umana, obiettivo molto significativo per le aziende sanitarie;
  • La riduzione dei gas climalteranti, che migliora la qualità l’ambientale contrastando i fenomeni del riscaldamento del pianeta e dei cambiamenti climatici (va ricordato che per ogni 2.000 kWh di riduzione dei consumi si diminuiscono le emissioni di una tonnellata di CO2!).

Inoltre, la digitalizzazione e le attività di regolazione e controllo e misurazione, che rappresentano il cuore delle attività di efficientamento consentono di ottenere il comfort negli ambienti sanitari, nelle camere di degenza, di diagnosi e cura, per il personale e per gli utenti.

L’attuale crisi energetica ed il corrispondente aumento dei costi energetici, determinati prima dal crescente sviluppo economico successivo alla crisi pandemica e poi, ancora più evidentemente, dalle problematiche derivanti dalla guerra in Ucraina, devono spingere ancora di più verso l’affermazione dell’efficientamento energetico come principale tra le diverse soluzioni dei problemi energetici. L’efficientamento energetico si ottiene però solo attraverso un’attenta e mirata progettazione e programmazione di una complessa serie di interventi sull’intero sistema edificio-impianto, in particolare attraverso importanti investimenti, che richiedono risorse economiche, non sempre disponibili per le Aziende sanitarie, rivolti principalmente verso due linee di lavoro distinte, ma complementari:

  • installare le migliori e più evolute tecnologie di produzione energetica;
  • sviluppare una corretta e informatizzata regolazione degli usi energetici.

Presidente SIAIS – Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità

(fonte: Panorama della Sanità)