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Corso Matteotti 15,
Cremona, CR 26100

Il rapporto Anac sul mercato dei contratti pubblici

Boom degli “affidamenti diretti” nel II° quadrimestre 2021. Il 70% del transato globale origina da procedure elettroniche. Si consolida l’utilizzo dell’”accordo quadro”. Cresce l’attività negoziale in proprio delle ASL.

Pubblicato il rapporto Anac sui contratti pubblici del secondo quadrimestre 2021, redatto sulla base dei dati contenuti nella Banca Unica Nazionale aggiornati alla fine del mese di dicembre 2021.  I dati fanno riferimento alle procedure di affidamento perfezionate (superiori a 40.000 euro), per cui è stato pubblicato un bando o è stata manifestata la volontà di affidare l’appalto.

Il maggior utilizzo degli affidamenti diretti  è naturalmente dovuto anche al fatto che il legislatore ha ampliato con il decreto semplificazioni e con il semplificazioni bis il loro utilizzo (Dl 76/2020 e Dl 77/2021).

Secondo i dati dell’ANAC, nel secondo quadrimestre del 2021 sono stati affidati 63 miliardi di euro di contratti pubblici.

In particolare, prendendo come riferimento i contratti pubblici di valore superiore a 40.000 euro, è stata riscontrata una netta crescita per gli affidamenti diretti – soprattutto a seguito dell’innalzamento della soglia con il PNRR – e le procedure negoziate nei settori ordinari, che rappresentano circa il 77% dei contratti. Il restante 23%, invece, è stato affidato mediante procedure aperte o ristrette, che, tuttavia, rappresentano il 73% del valore complessivo degli appalti.

Inoltre, a livello di importo, rispetto al primo quadrimestre del 2021 si registra un aumento del 50% degli appalti di lavori (che rappresentano circa il 25% dei circa 63 miliardi complessivi) ed una diminuzione delle forniture di circa il 36% (che rappresentano circa il 37% del valore complessivo). In termini di numeri si ha un aumento, rispetto al quadrimestre precedente, dei lavori di circa il 60% e una diminuzione delle forniture di oltre il 17%.

La Regione maggiormente attiva, sia in termini di CIG perfezionati che di importi gestiti è stata la Lombardia;  le stazioni appaltanti più impegnate, oltre i Comuni, sono state le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale e le Aziende Ospedaliere.

Raffronto con il quadrimestre precedente

Considerando cumulativamente settori ordinari e settori speciali Il 2° quadrimestre del 2021 è caratterizzato, rispetto al quadrimestre precedente, da una diminuzione, a livello di importo, delle forniture di circa il 36% (forniture che rappresentano circa il 37% dei circa 63 miliardi complessivi) ed un aumento dei lavori di circa 50% (lavori che rappresentano circa il 25% dei circa 63 miliardi complessivi). In termini di numeri si ha un aumento, rispetto al quadrimestre precedente, dei lavori di circa il 60% e una diminuzione delle forniture di oltre il 17%.

Volumi di attività e di spesa   –  Settori ordinari 

Relativamente ai settori ordinari, le forniture nel periodo   maggio-agosto 2021 si sono concretizzate in n. 17.730 CIG,   per un valore di 18,3 miliardi di euro; i lavori in n. 22.305 CIG,  per un valore di 10,5 miliardi di euro; i servizi in n. 23.928 CIG, per un importo di 20 miliardi di euroQuindi le procedure nei settori ordinari sono state in totale n. 63.963, per un importo di 48,8 miliardi di euro.

Rispetto ai corrispondenti periodo degli  anni pregressi, si evidenziano i seguenti andamenti.

Forniture                                                                                   importo (mln. di euro)
Anno 2018       CIG   n. 12.981                                                12.035
Anno 2019       CIG   n. 13.964                                                20.023
Anno 2020       CIG    n. 16.817                                               26.556
Anno 2021       CIG    n. 17.730  (+5,4% sul 2020)                18.301  (- 31,1% sul 2020)
Lavori                                                                                         importo (mln. di euro)
Anno 2018       CIG  n. 9.996                                                  5.228
Anno 2019       CIG   n. 12468                                                8.599
Anno 2020       CIG    n. 15.780                                              7.983
Anno 2021       CIG    n. 22.305  (+41,3% sul 2020)            10.501   (+ 31,1% sul 2020)
Servizi                                                                                       importo (mln. di euro)
Anno 2018       CIG  n. 15.859                                                14.031
Anno 2019       CIG   n. 16.041                                               18.734
Anno 2020       CIG    n. 14.459                                              11.266
Anno 2021       CIG    n. 23.928   (+65,5% sul 2020)           19.954   (+ 77,1% sul 2020)

Fasce di importo

Prevale  per numero di procedure la fascia di importo 40-150.000 euro e la fascia

> 25.000 euro per il valore, con andamento incrementale.

Rispetto al secondo quadrimestre dell’anno precedente si osserva una crescita per i settori ordinari di circa il 50% per la fascia di importo ≥ € 40.000 < € 150.000. A livello di numerosità si registra, per i settori ordinari, un aumento delle procedure di circa il 57% per la fascia di importo ≥ € 40.000 < € 150.000.

                                                     II quadr. 2020                           II quadr. 2021
                              n.CIG                  importo                                   n.CIG                   importo
Fascia  40-150.000 euro                     26.585                 2,2 mld                                    41.821                 3,3 mld
(…………….)
Fascia  > 25.000 euro                               291                 18,8 mld                                       227                 19,1 mld
II quadr.2020II quadr. 2021
Importon.CIGImporton.CIG
Fascia 40-150000€
3,3mld
26.5852,2mld41.821
Fascia > 25000€
19,1mld
29118,8mld227

PROCEDURE PER TIPOLOGIA DI STAZIONE APPALTANTE 

II quadr. 2020
                                       CIG n.    % sul tot.    importo     % sul tot.
Agenzie reg. sanit.     1.340       ( 2,5%)       2.670 mil.     (4,1%)
Aziende SSN                5.683       (10,8%)     2.640 mil.     (4,0%)
Aziende Osped.          3.233       (6,1%)        2.331 mil.     (3,6%)
Centrali  Committ.      3.297       (6,2%)     11.550 mil.    (17,6%)
C.C. Settore sanità         890       (1,7%)       2.338 mil.      (3,6%)
IRCCS                               269        (0,6%)          237 mil.      (0,4%)
II quadr. 2021
CIG n.   % sul tot.          importo     % sul tot.
413  (0,6%)                809 mil.         (1,3%)
6.403     (9%)              3.020 mil          (4,8%)
4.285     (6%)             1.822 mil.        (2,9%)
3.025  (4,2%)           12.267 mil.      (19,4%)
696   (1,0%)            2.043 mil.          (3,2%)
395    (0,6%)               131 mil.          (0,2%)

Focus sanità

Nel  II° quadrimestre 2021 le ASL hanno incrementato il numero di procedure (+13%) e il valore dei bandi (+14%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.  Le Aziende ospedaliere incrementano  il numero di procedure (+33%), ma diminuiscono il valore (-13%).  L’attività specificamente per la sanità delle centrali di committenza fa registrare una diminuzione del numero di procedure        (-12%)  e del valore dei bandi (-13%).

Tipologie di procedura

Nei Settori ordinari  assumono  evidenza l’incremento delle procedure aperte, da  10.674 a 11.436 (+ 7,1%)  per un valore che passa da 21,8 mln. di euro a 29,8 mln. di euro (+36,7%) e quello degli affidamenti diretti che passa da n.10.807 CIG a 26.825 CIG (+148,2%)  per un valore che passa da 1,8 mln. di euro a 3,3  mln. di euro (+85,2%).   Correlativamente, diminuiscono in termini di valore le procedure negoziate senza bando, passando da 12,3 mln. di euro a 7,7 mln. di euro  (- 37,1%)

Tipologia di strumento di svolgimento delle procedure

L”accordo quadro” ha conquistato una quota significativa di transato, con un importo, nel periodo maggio-agosto 2021, di 7,2 Md di euro, corrispondenti all11,2% del totale.  Stenta a decollare l’”asta elettronica” (0,5% in valore); resiste la tradizionale procedura “cartacea” (7,1 Md. di euro  = 11,2%). Le procedure negoziate su catalogo elettronico valgono circa 0,5 Md di euro, mentre si sono affermate,  come strumento a maggior utilizzo,  le procedure telematiche ex art. 58 del Codice, per un importo di 44,3 Md. di euro, corrispondenti al 70%in valore del totale. Il “Sistema dinamico di acquisizione” importa 3,8 Md. di euro, corrispondenti al 6% del totale.

Focus sui Comuni con più di 15.000 abitanti

Complessivamente, nel quadrimestre maggio-agosto 2021 i 745 Comuni hanno espletato circa 8.000 procedure di affidamento per un valore di circa 6,6 miliardi di euro. Si osserva che, in termini di importo, il 19,3% del valore complessivo è rappresentato da appalti avviati dai Comuni del Piemonte (in particolare circa 974 Mln dovuti ad un rilevante appalto relativo ad un progetto di “Project Financing – Affidamento in concessione dell’attività di riqualificazione impiantistica ed energetica finalizzata all’efficientamento degli immobili della Città e relativa gestione”), mentre circa il 16,0% dai Comuni della Lombardia. A seguire i Comuni dell’Emilia-Romagna e del Lazio rispettivamente con il 10,3% e il 10,2% del valore complessivo degli appalti.

Dalla distribuzione delle procedure per tipologia di contratto emerge che i 745 Comuni esaminati hanno espletato, a livello di importo, appalti soprattutto nel settore dei servizi (circa 4,3 Mld su totale complessivo degli appalti) seguiti dal settore dei lavori (circa 1,9 Mld sul valore complessivo degli appalti) e dalle forniture (circa 0,4 Mld sul valore complessivo degli appalti).

La classe d’importo con valore maggiore risulta essere quella relativa agli appalti superiori ai 25 Mln di euro (circa 3,2 Mld di euro) con ben il 48% circa del valore complessivo degli appalti.

Le prime 5 CPV a livello di importo, che rappresentano circa il 61,4% del totale degli appalti, sono relative a lavori per la costruzione completa\parziale e di ingegneria civile, servizi di riparazione e manutenzione impianti di edifici, servizi di assistenza sociale e affini, lavori di completamento edifici e servizi connessi ai rifiuti urbani e domestici.

Se in termini di procedure sono state principalmente utilizzate la procedura negoziata senza bando e l’affidamento diretto, in termini di importo la procedura aperta rappresenta quasi il 77% del valore complessivamente affidato, essendo questa utilizzata per gli appalti di maggiore importo.