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Peppol: anche la Regione Sicilia aderisce allo standard europeo per lo scambio elettronico dei documenti.

Dopo l’Emilia-Romagna, un’altra Regione decide di adottare gli standard di e-procurement definiti a livello europeo

Anche la Regione Siciliana sceglie PEPPOL, l’insieme di infrastrutture specifiche ed elementi tecnici che rendono possibile lo scambio elettronico di documenti del ciclo passivo degli acquisti, secondo modalità comuni all’interno dello Spazio Economico Europeo che garantiscono l’interoperabilità tra i vari sistemi di e-procurement nazionali.

Dopo l’Emilia-Romagna, dunque, che con il Nodo Telematico di Interscambio (NoTI-ER), gestito da Intercent-ER, si è rivelata pioniera in questo settore, un’altra amministrazione regionale si affida a sistemi e standard che consentono di ampliare i servizi di e-procurement, dematerializzare il ciclo degli acquisti e scambiare in modo sicuro fatture, ordini e documenti di trasporto, attraverso Access Point che mettono in connessione le amministrazioni del territorio con i relativi fornitori.

In Sicilia, l’adesione a PEPPOL si inserisce all’interno del progetto European eProcurement for the Sicilian Region (eProc4Sicily) – co-finanziato attraverso Connecting Europe Facility – che ha l’obiettivo di migliorare e incrementare i servizi della piattaforma regionale di e-procurement siciliana attraverso un complesso di azioni. Grazie al progetto, per la Regione Siciliana sarà possibile – come già avviene in Emilia-Romagna – implementare le politiche europee per l’End-to-end eProcurement e per i servizi di fatturazione elettronica compliant con lo standard europeo EN16931.