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Conferenza delle regioni – posizione sul programma attività Agenzia Italiana del Farmaco 2020

In Conferenza Stato-Regioni un parere favorevole “condizionato”

La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere favorevole “condizionato” sul programma di attività dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per l’anno 2020. La condizione posta dalle Regioni è che ci sia la posssibilità di “rivedere le attività contenute nel Programma, tenendo conto della nuova situazione sanitaria e dei nuovi obiettivi in ambito di Governance Farmaceutica”.
Una posizione contenuta – insieme ad altre osservazioni – in un documento che è stato consegnato al Governo nelal Conferenza Stato-Regioni del 6 agosto.
Si riporta di seguito il testo delle osservazioini della Conferenza delle Regioni ed il link all’atto della Conferenza Unificata che contiene anche i programma 2020 dell’attività dell’Aifa. Posizione sul programma di attività dell’agenzia italiana del farmaco per l’anno 2020

Parere, ai sensi dell’articolo 48, comma 5, lettera h) del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326

Punto 6) Conferenza Stato-Regioni

La Conferenza esprime parere favorevole condizionato all’accoglimento della richiesta di rivedere le attività contenute nel Programma, tenendo conto della nuova situazione sanitaria e dei nuovi obiettivi in ambito di Governance Farmaceutica.

Evidenzia, inoltre, la mancanza di indicatori di attività che non permettono la verifica di quanto più volte inserito nel programma di attività annuale e che viene reiterato ogni anno.

La Conferenza infine fa rilevare che:
– si è ancora in attesa di conoscere i criteri di inserimento nella lista di trasparenza;
– il documento relativo alla comunicazione dei prezzi delle specialità medicinali non è costantemente aggiornato;
– la tempistica con cui si intende procedere con la revisione del prontuario non è definita;
– l’interoperabilità dei registri AIFA e la disponibilità dei dati per le Regioni non è definita;
– sarebbe auspicabile procedere alla semplificazione e alla modifica delle modalità per l’individuazione delle equivalenze terapeutiche.