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Confindustria dispositivi medici rinnova i vertici delle associazioni aderenti

La federazione rappresenta un comparto che conta circa 4.000 aziende che generano un mercato di oltre 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno.

Le assemblee riunite delle associazioni che compongono Confindustria Dispositivi Medici hanno rinnovato i vertici con l’elezione dei nuovi presidenti. Neoeletti Sandro Lombardi (Widex Italiae) e Nicola Barni (Hollister) alla guida rispettivamente di Anifa (l’associazione delle imprese di protesi acustiche) e Assobiomedicali. Rinnovata la presidenza di Renato Bonaita (Ortho Clinical Diagnostics Italy) in Assodiagnostici che rappresenta le imprese che producono e forniscono diagnostici in vitro e di Mario Federighi (Farmigea) per Assosubamed, che riunisce aziende produttrici dei dispositivi medici a base di sostanze. Saranno invece Alessandro Berti (Moretti), Claudio Petronio (Vivisol) e Aniello Aliberti (Technix) i presidenti rispettivamente delle neonate associazioni Ausili, che rappresenta le imprese produttrici di supporti per disabilità motorie e riabilitazione, Home and digital care, che raccoglie le imprese che forniscono prodotti e tecnologie utilizzate, in molti casi direttamente dal paziente, a livello territoriale e domiciliare,  ed Elettromedicali e servizi integrati, che rappresenta le imprese che forniscono apparecchiature di imaging, strumenti di elettromedicina e servizi integrati di gestione del parco apparecchiature. Confindustria Dispositivi Medici che riunisce in un’unica federazione di 7 associazioni di categoria i principali settori della filiera dei dispositivi medici, rappresenta un comparto che conta circa 4.000 aziende che generano un mercato di oltre 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno. “Tra gli obiettivi al centro del mandato delle nuove presidenze – sottolinea la Federazione – la focalizzazione su analisi mercato degli specifici settori al fine di dare strumenti previsionali dei trend del comparto, l’integrazione e la cooperazione attraverso la creazione di sinergie di rete, puntando sul coinvolgimento degli associati e sull’apertura al territorio, collaborazione con operatori sanitari e associazioni di pazienti”.