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Venturi a Farmindustria: con “faro” universalità SSN troveremo risorse per nuove terapie

 “Siamo stati tra i primi al mondo ad affrontare il problema dell’epatite C e siamo stati tra i migliori nel mondo a farlo. Vorremmo che quello che è accaduto in questo caso, accada, in futuro, con tante altre malattie”, è uno dei passaggi più applauditi degli interventi di Sergio Venturi, Coordinatore vicario della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, durante la tavola rotonda che si è tenuta dell’assemblea pubblica di Farmindustria. “Nel nostro Paese, la storia collettiva e individuale dell’epatite C è una delle più emblematiche del mondo“, ha detto Venturi, ricordando l’impegno per l’eradicazione della malattia in tutti i pazienti grazie all’utilizzo dei nuovi antivirali. “Oggi, per queste persone, non abbiamo più bisogno di trapianti di fegato, il che significa anche una riduzione dei costi di ospedalizzazione”. Un traguardo che allora sembrava impensabile, ha ricordato Venturi, riferendosi agli alti prezzi con cui questi farmaci erano stati inizialmente introdotti in commercio. “Se vediamo dove siamo partiti e dove siamo arrivati rispetto alla contrattazione del prezzo, ci rendiamo conto che la sostenibilità di farmaci innovativi è possibile. E, tenendo ben acceso il faro dell’universalità del servizio sanitario nazionale – ha aggiunto – troveremo le risorse anche per garantire l’accesso ad altre nuove terapie in arrivo”.

Quello odierno è stato un momento di confronto rilevante con Farmindustria, il Ministro della Salute, la presenza delle Regioni e del Ministero dell’economia. “Mi sembra che molte delle questioni sottolineate dalle Regioni siano state condivise da tutti: a partire dalla necessità di dare attuazione alla seconda parte dell’accordo con Farmindustria – da sottoporre poi al Ministero dell’Economia e al Ministero della Salute – sui fondi dell’innovazione da un lato e sulla rimodulazione dei fondi degli acquisti diretti e della convenzionata dall’altro”.

Più specificamente Venturi ha sottolineato che “sul payback dobbiamo fare un passo avanti decisivo, dobbiamo cioè tenere conto di quanto le imprese investono in un settore così importante come quello farmaceutico. Poi c’è un tema – ha aggiunto – che riguarda una regolazione differente dei tetti di spesa. C’è il tetto dell’assistenza diretta che copre tutti i farmaci ad alto costo che si usano negli ospedali e che è assolutamente insufficiente. Quel tetto va alzato”.

Del resto, ha dichiarato Venturi a margine dell’assemblea di Farmindustria, “non è un caso che uno sviluppo così significativo dell’industria del farmaco sia avvenuto in un paese come l’Italia che è uno dei pochi paesi al mondo, ormai, che garantisce un servizio sanitario universale, per tutti, ed equo. Mi auguro che questo binomio riesca sempre più a sviluppare le potenzialità dell’industria, perché vorrebbe dire che la salute viene tutelata maggiormente e che si riserva un’attenzione crescente ad una qualità sempre migliore. Siamo davanti a un futuro di nuovi farmaci sempre più personalizzati, è di fronte a noi una rivoluzione nel mondo del farmaco che renderà curabili anche malattie che fino ad oggi non lo sono affatto. È per questo che bisogna essere entusiasti di quello che facciamo e i cittadini devono essere consapevoli che il futuro dei propri figli e il futuro di chi verrà dopo di noi sarà un futuro in cui – ha concluso Venturi – gran parte delle malattie che oggi consideriamo non affrontabili lo saranno e lo saranno perché saranno curabili anche quelle che oggi fanno ancora così paura”.