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CONSIP: aggiudicato l’accordo quadro per i farmaci biologici

Ottenuto un risparmio medio del 18%, pari in valore a oltre 140 milioni di euro.

Consip Spa ha aggiudicato la gara per la conclusione di un Accordo quadro per la fornitura di Farmaci biologici alle strutture sanitarie pubbliche, bandita alla fine di novembre.

L’iniziativa – suddivisa in sette lotti in base al principio attivo e avente un valore a base d’asta complessivo di 460 milioni di euro, stimato in base ai fabbisogni previsti delle amministrazioni – renderà disponibile a medici e pazienti i più diffusi principi attivi in commercio in questo particolare settore farmaceutico, per il quale ogni anno la spesa nazionale ammonta a circa 800 milioni di euro. In tal modo, sarà garantita la massima disponibilità di terapie per le quali l’EMA (European Medicines Agency) ha autorizzato l’immissione di almeno un farmaco “biosimilare” (ovvero sviluppato a partire dal farmaco biologico di riferimento e con esso intercambiabile in termini terapeutici).

L’ampia gamma di prodotti, unita all’aggiudicazione a tutti i concorrenti partecipanti, consentirà al medico di scegliere il farmaco più idoneo alle esigenze cliniche del paziente (scelta clinica motivata), anche nell’ottica della continuità terapeutica. Ricordiamo, infatti, che l’Accordo quadro aggiudicato da Consip – sulla base del quale le stesse amministrazioni potranno basare l’affidamento di appalti specifici per 12 mesi a partire dalla data di attivazione – è della tipologia a condizioni tutte fissate con più aggiudicatari, che ha proprio l’obiettivo di garantire un’offerta ampia e flessibile per coprire la maggior parte delle esigenze dei pazienti.

L’iniziativa consente, infine, alle amministrazioni pubbliche di ottemperare alla Legge di Stabilità 2017, che disciplina le modalità di acquisto di tali tipologie di farmaci.

Gli sconti offerti dai fornitori risultati primi in graduatoria variano dal 14 al 48% e il risparmio medio stimato rispetto ai prezzi oggi praticati alle strutture sanitarie pubbliche è del 18%, pari in valore a oltre 140 milioni di euro.

L’aggiudicazione ha riguardato sei lotti su sette, mentre per il restante lotto non sono state presentate offerte. Complessivamente sono stati sei gli operatori economici risultati aggiudicatari.